Che cos’è la scoliosi?
È una malattia caratterizzata da una deformazione progressiva del tronco nei tre piani dello spazio, in cui vi è una rotazione della colonna su se stessa con una lateralizzazione.
Che tipo di evoluzione può avere tale patologia?
Nella maggior parte dei casi in cui l’evoluzione è limitata, si deve rassicurare la famiglia del soggetto che tale patologia non progredirà (scoliosi strutturata non evolutiva) in futuro. Nelle scoliosi evolutive, invece, è necessario monitorare in maniera frequente il paziente migliorandone l’attività motoria, evitando carichi eccessivi nello sport agonistico ed evitando posture non corrette. Per la scoliosi è necessario effettuare un esame funzionale e se necessario un esame radiografico della colonna (su schermo quadrettato in ortostasi, in AP e LL) per valutare le eventuali alterazioni strutturali.
Come avviene la visita?
Durante la visita si effettua un’anamnesi (notizie globali del paziente), ponendo l’attenzione se siano presenti, deformità del rachide o patologie neuromuscolari in famiglia, in quanto in letteratura scientifica, come è ben noto, il rischio di poter sviluppare una scoliosi da parte di un figlio/a con la madre o con il padre a sua volta affetta/o da scoliosi è 10 volte superiore alla popolazione normale. Dopo l’anamnesi si effettua un esame funzionale della colonna (in biancheria intima) in piedi (di profilo dx e sx, dal davanti e dal dietro, dall’alto e mediante specchi, anche dal basso), piegato in avanti, sia supino che prono, inoltre si valuta la presenza dell’appiombo, strapiombo, la differenza dei triangoli della taglia di dx v/s sx, la distanza mano pavimento, la presenza di gibbo o salienza con la misurazione degli stessi, la misurazione degli Arti superiori e inferiori per valutare eventuali eterometrie ecc, le SIAS, le SIPS ecc ), si valuta l’esame radiografico (si valuteranno i vari indici diagnostici: test di Risser, angolo di Cobb, indice di Metha ed altri).
Da qui si inizia la formulazione della diagnosi. A seconda della diagnosi lo specialista effettuerà una prescrizione del tipo di trattamento da effettuare. Quali sono le possibile soluzioni terapeutiche? Ci sono diverse soluzioni terapeutiche conservative. Occhio alla scoliosi…
Ne elenco solo alcune, adattabili alla gravità della situazione; dalla kinesiterapia, con l’obiettivo di migliorare il tono muscolare in modo simmetrico. I busti (ci sono diverse tipologie di busti, corsetti, a seconda del tipo di scoliosi e della gravità) hanno come obiettivo la riduzione della curvatura scoliotica o
evitarne il peggioramento, ecc. E’ doveroso dire che non basta un semplice articolo per spiegare cosa sia la scoliosi, ci vorrebbero dei trattati.
Dott. Enricomaria Mattia – Fisiatra